Quali possono essere i segnali che determinano una vera crisi di liquidità
Una crisi di liquidità aziendale non arriva dalla sera alla mattina, ma inizia anche qualche anno primaProprio le piccole imprese, che per la loro natura dimensionale, sono soggette a tassi di crescita e a ritmi di cambiamento notoriamente più sostenuti di quelli tipici delle grandi imprese, il che rende la “precarietà” una costante nella sua vita. Ne consegue che, in una impresa di piccole dimensioni, l’efficienza interna, la posizione concorrenziale, la redditività, la capacità di produrre flussi finanziari e di generare nuovo valore, anche quando paiono saldamente raggiunte, sono continuamente da difendere.
Posso farti una domanda, credi veramente che spetta a lui gestire questa attività di vitale importanza?
Un primo consiglio spassionato che ti voglio fare, è di non affidare mai le chiavi della tua azienda a qualcuno che non ha il tempo per seguirti come vorresti e che a volte, propone percorsi istintivi senza calcolarne gli effetti che si producono sulle decisioni finanziarie.Molto spesso gli imprenditori, sono travolti dalle priorità da affrontare e trascurano alcuni sistemi che potrebbe facilitare loro la vita. Faccio questo lavoro da oltre 15 anni, e mi rendo conto che ogni volta che vado in azienda e/o da un imprenditore, riscontro quasi sempre le solite carenze;
fasi altalenanti nel governo degli indirizzi strategici “discordanze tra soci e centri di competenze”;
assenza di un sistema di controllo finanziario creato su misura per l’azienda;
scarsità di strumenti atti a monitorare le performance aziendali;
nessun modello di controllo e prevenzioni dei dati economici e patrimoniali basati per indici.
Non avere un sistema di controllo di gestione ben strutturato e un modulo efficace di pianificazione finanziaria, espone la tua azienda a rischi importanti, che spaziano dalla quasi impossibilità a sviluppare il business, all’instabilità dei debiti e del controllo sul portafoglio bancario/clienti/flussi della tesoreria fino al fallimento vero e proprio. Ovvero, ti trovi in una paradigma in cui il passaggio si perfeziona da una situazione fisiologica (incoerenze circoscritte e momentanee) ad una patologica (incoerenze sistemiche e durature), non è però di facile individuazione in quanto il processo degenerativo dei risultati può essere diluito nel tempo rendendo lo stato di crisi non immediatamente riconoscibile.
Tra le tante cose che vorrei dirti, la prima tra tutte è: non dimenticare mai che il controllo di gestione e una buona strategia di pianificazione finanziaria legata a obiettivi reali e condivisi a tutti i livelli, devono essere al centro del tuo mondo. Quello che vorrei proporti è di evitare scenari dannosi per te e la tua azienda come: cartelle esattoriali, comunicazione bancarie di rientro del debito, atti legali, assenza di liquidità, accumulo di debiti e per ultimo portare i libri in tribunale.
gli errori da evitare per creare situazioni di tensione finanziaria con i principali partners della tua azienda, tra i principali: clienti/fornitori/banche/dipendenti; quali sono i maggiori danni creati dall’assenza di un sistema di gestione finanziaria nella tua azienda; tutti i segnali di pericolo che puoi rilevare grazie a un buon sistema di KPI e controllo di gestione, creati appositamente per te, una vera cabina di regia; e molto altro ancora…
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