Finanzia aziendale e calcolo indipendente del rating

Finanza aziendale

La finanza aziendale è la disciplina che studia e governa le risorse di capitale dell’azienda, regolando i movimenti di acquisizione e di impiego dei mezzi finanziari. La funzione obiettivo della finanza aziendale per la Muzio Consulting, mira al conseguimento di una struttura finanziaria ottimale, attraverso adeguati processi di pianificazione e programmazione nell’operatività ordinaria e straordinaria, ricercando l’equilibrio di sistema e ispirandosi alla sostenibilità.

Forniamo alle aziende un’assistenza continua nella scelta e corretta quantificazione degli strumenti finanziari, necessari per l’ottimizzazione dei livelli di efficienza dell’attività d’impresa, e compatibili con le dinamiche e gli obiettivi specifici del Cliente.

Consulenza Finanziaria e Strategica

Ci occupiamo di mettere a punto piani di ristrutturazione aziendale e financial project, volti al miglioramento della gestione aziendale ed ottimizzazione dei flussi e delle procedure. Riposizionamento strategico e competitivo volto alla creazione di valore per gli azionisti e/o gli imprenditori. Recupero dell’assetto finanziario (rapporto debt/equity), miglioramento dei rapporti con le istituzioni finanziarie e della gestione del credito. Ristrutturazioni industriali, finanziarie e di riassetto societario.

Operazioni di Finanziamento e Capitali per lo Sviluppo

La nostra attività si caratterizza per un servizio professionale, rapido e riservato, accompagnando le aziende attraverso un processo ben strutturato per individuare e coordinare il tipo di finanziamento più adatto alle proprie esigenze. L’obiettivo è quello di creare delle relazioni sostenibili, che favoriscano il dialogo tra le imprese e il mondo finanziario. In questa area abbiamo sviluppato una forte conoscenza sulle seguenti tematiche:

  • Finanza Agevolata e sostegno per gli investimenti alle aziende. I finanziamenti agevolati prevedono una sensibile riduzione degli oneri finanziari e rimborsi diluiti nel tempo. Un servizio, svolto per avvicinare il mondo imprenditoriale alle molteplici opportunità che derivano dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano.
  • Assistenza per l’ottenimento dei Contributi a Fondo Perduto, in Conto Capitale e in Conto Interessi;
  • Relazioni con Consorzi di Garanzia Fidi e istituzioni bancarie, ci consentono di facilitare in modo razionale e personalizzato, l’accesso al credito alle imprese e di mitigare, in termini patrimoniali l’assorbimento del rischio;
  • Incentivi per agevolare le Strategie di Internazionalizzazione di Impresa, che favoriscono lo sviluppo o la creazione di imprese all’estero. Per noi, le competenze fondamentali per assistere le Piccole e Medie Imprese in questo specifico compito si plasmano nelle conoscenze collettive dell’organizzazione e dei flussi produttivi e tecnologici, partendo dal presupposto che le maggiori possibilità di successo si fondano su una serie di spunti utili a costruire un percorso più sicuro: dalle valutazioni preliminari al Business Plan strutturato. Inoltre, siamo certi che è importante riposizionare le aziende per indici grazie ai documenti prodotti come: l’analisi finanziaria avanzata, il Rating aziendale e le valutazioni dei rischi connessi e le opportunità dei mercati obiettivo.
  • Altri Incentivi: Start up imprese giovanili, fabbisogno liquidità aziendale, creazione aggregazione di impresa.

Assistiamo le aziende in tutte le fasi di verifica da parte dell’ente erogatore nonché nella predisposizione della documentazione, la presentazione del progetto e nel complesso e articolato Studio di fattibilità preliminare e successiva redazione dei Business Plan.

Calcolo del rating

Il rating è per definizione un giudizio in merito alla solvibilità, sia essa di un’azienda, di un titolo obbligazionario o anche di un intero Stato. Stiamo facendo riferimento a tutti quei soggetti che chiedono denaro in prestito al mercato e che vengono valutati in base alla loro capacità di restituirlo e di ripagare i debiti.

Nel dettaglio il rating indica la probabilità che un’impresa che richiede un credito sia solvibile e quindi in grado di restituire il denaro preso in prestito. Migliore è il giudizio assegnato alla tua impresa, maggiore è la possibilità che tu possa accedere al finanziamento e ottenere migliori condizioni in termini di tassi di interesse.

Esistono due tipologie di rating:

  • rating interno: elaborato internamente dalle banche;
  • rating esterno: calcolato da agenzie specializzate.

Il rating bancario: le informazioni che contano

Ad oggi non esiste un sistema di valutazione unico, infatti il rating può variare in funzione dell’istituto di credito. Tuttavia la tipologia di informazioni analizzate sono simili per tutte le banche e sono quelle indicate nel primo capitolo ovvero:

  • informazioni quantitative;
  • informazioni qualitative;
  • informazioni andamentali.

Dunque come calcolare effettivamente il rating di un’azienda?

Il calcolo deriva da una procedura molto complessa, in cui l’operazione di calcolo prevede l’inserimento di dati statistici di tipo quantitativo e qualitativo, prendendo come riferimento parametri economico-finanziari, gestionali e organizzativi: si tratta di una procedura che prevede sia l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie dell’azienda (aspetti quantitativi), sia l’analisi del suo settore di appartenenza, della sua capacità di management  e della credibilità della sua attività (aspetti qualitativi).

I dati quantitativi

I prima dati si estrapolano dai bilanci dell’azienda. La prassi è quella di porre sotto analisi gli ultimi 3 esercizi sulla quale effettuare una normale analisi di bilancio per visualizzare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.

I parametri analizzati sono:

  • La liquidità: esprime la capacità di realizzare condizioni di equilibrio finanziario a breve e medio termine;
  • La solidità: misura gli assetti aziendali, la consistenza di beni ed attività ed il rapporto di indebitamento rispetto ai mezzi propri;
  • La “Redditività”: capacità dell’impresa di creare valore e conseguire profitto, remunerando in modo adeguato i capitali investiti nell’impresa;
  • La Produttività: valutata e confronta sulla base di alcuni indici gli stessi indici di altre aziende del settore;

Aspetti qualitativi del rating

Il settore di appartenenza: Importante è conoscere il mercato di rifermento in cui l’azienda si muove;

Le negatività o protesti: atti pregiudizievoli, procedure concorsuali e il controllo insolvenze, quindi tutti dati ufficiali concernenti segnalazioni di elementi pregiudizievoli, protesti, procedure concorsuali in corso, etc. che sono estesi anche agli esponenti della società stessa.

Mediante l’utilizzo di particolari questionari riusciamo ad ottenere dall’azienda importantissime informazioni utilissime alla composizione del rating.

Comprendere l’andamento e le strategie dell’impresa è fondamentale, tanto quanto il board ed il management che la compone.

Di vitale importanza sono poi l’organizzazione, i piani industriali, i controlli di gestione e altre notizie esterne all’organizzazione.

Ottenute le giuste info tramite particolari algoritmi effettuiamo il calcolo del rating e analizziamo il trend dell’azienda con benchmark di settore.

Si può migliorare il rating aziendale?

Il rating è l’indicatore che meglio rappresenta lo stato di salute della tua azienda, per cui avviare controlli ed iniziative di miglioramento è fondamentale!

Alcuni consigli:

  • Corretto utilizzo dei finanziamenti a breve;
  • Divieto assoluto di sconfinamenti;
  • Meglio evitare linee di credito come lo scoperto di conto;
  • Regolare rimborso dei prestiti;
  • Attivare un preciso controllo di gestione in azienda;
  • Redigere un buon business plan per traghettare l’azienda verso il successo;
  • Capitalizzare la propria azienda e limitare l’indebitamento;

L’Azienda può calcolarsi il rating?

Qualsiasi azienda può beneficiare di questo servizio ed ottenere il proprio score, quindi puoi certamente richiedere il rating della tua impresa. Conoscere i dettagli che concorrono ad assegnare il giudizio sulla tua azienda ti permette di fare scelte consapevoli e, come abbiamo visto sopra, di adottare qualche accorgimento per migliorare il punteggio.

L’analisi del rating assieme alla Valutazione aziendale potrà indicarti il quadro complessivo della tua azienda e spiegarti l’andamento dell’attività oltre a mettere in campo le giuste strategie per:

  • Richieste di nuovi finanziamenti
  • Rinegoziare durata e interessi del proprio finanziamento
  • Accorciare le distanze con la tua banca, parlando lo stesso linguaggio
  • Certificare la solidità dell’impresa
  • Per cercare partner finanziari o investitori
  • Ottenere la fiducia dei fornitori
  • Concludere più facilmente accordi con partner esteri

Ma come si calcola effettivamente il rating di un’azienda?

Il calcolo segue una procedura molto complessa che varia in minima parte anche tra le diverse agenzie di rating. L’operazione si basa su studi statistici di tipo quantitativo e qualitativo, prendendo come riferimento parametri economico-finanziari, gestionali e organizzativi: si tratta di una procedura che prevede sia l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie dell’azienda (aspetti quantitativi), sia l’analisi del suo settore di appartenenza, della sua capacità di management  e della credibilità della sua attività (aspetti qualitativi).

Partendo dagli aspetti quantitativi (i quali derivano da elementi ufficiali e disponibili presso la camera di commercio):

Bilanci

Nella maggior parte dei casi vengono presi in considerazione gli ultimi 3 anni, ma molte società di informazioni commerciali hanno all’interno della propria banca dati molte più annualità con cui poter effettuare un’analisi temporale anche storica. Viene effettuata una normale analisi di bilancio per visualizzare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.

In particolare, vengono analizzati i seguenti parametri:

  • La liquidità: capacità dell’azienda a realizzare condizioni di equilibrio finanziario a breve e medio termine
  • La solidità: misura gli assetti aziendali, la consistenza di beni ed attività ed il rapporto di indebitamento rispetto ai mezzi propri
  • La “Redditività”: capacità dell’impresa di creare valore e conseguire profitto, remunerando in modo adeguato i capitali investiti nell’impresa
  • La Produttività: valutata sulla base di alcuni indici (ricavi pro-capite, rendimento dipendenti, valore aggiunto procapite, reddito operativo procapite) e confrontata con gli stessi indici di altre aziende del settore
  • L’area dello sviluppo che analizza le variazione di alcune voci di bilancio (fatturato, la produzione, i costi del personale, il reddito operativo ed il risultato finale di esercizio). E’ fondamentale per comprendere il trend di crescita o di recessione dell’azienda presa in assoluto e il settore di appartenenza.

Negatività (informazioni camerali)

Ovvero la verifica degli atti pregiudizievoli, procedure concorsuali e il controllo insolvenze, quindi tutti  dati ufficiali concernenti segnalazioni di elementi pregiudizievoli, protesti, procedure concorsuali in corso, etc. E’ importante indagare che l’azienda e/o i componenti del Consiglio di Amministrazione e/o i soci non risultino positivi alle negatività. Tali negatività devono essere assolutamente considerate in un sistema di rating aziendale e vanno ad incidere in modo pregiudizievole sulla valutazione finale.

Parlando degli aspetti qualitativi invece s’intendono tutti quegli aspetti che riguardano l’organizzazione, il comportamento e il settore di riferimento.

Attraverso interviste all’azienda si indagano:

  • Andamento ed evoluzione dell’impresa
  • Organigramma aziendale
  • Business Plan
  • Presenza di eventuali controlli di gestione

Altri aspetti deducibili attraverso altri tipi di indagine:

  • Mercato di riferimento ed evoluzione del settore
  • Notizie stampa

Una volta venuti a conoscenza della maggior parte di questi dati, le funzioni e gli algoritmi delle agenzie di rating effettuano il calcolo e lo analizzano tramite i loro esperti, confrontandoli anche con le aziende considerate maggiormente affidabili nel settore di riferimento. Un occhio umano, meglio se esperto e con anni di esperienza, è necessario se si vuole ottenere un giudizio corretto ed efficace. Sul mercato vengono offerti numerosissimi prodotti che realizzano tutto in automatico. Molto spesso funzionano e vanno bene, ma l’automatizzazione non è sempre la scelta più sicura. Per questo molte aziende, tra cui noi, offrono rapporti a valore aggiunto.

Come migliorare il rating aziendale

Non sempre il rating della propria impresa rispecchia i suoi valori e soddisfa gli imprenditori e persone che ci lavorano. Nel peggiore dei casi questo può portare ad avere condizioni poco favorevoli relativamente a finanziamenti o ad una scarsa fiducia reciproca con clienti e fornitori.

Una soluzione a questa situazione è sicuramente quella di agire per migliorare il più possibile il punteggio di Rating. Meglio se preventivamente.

Non tutte le aziende possono permettersi una figura come un credit manager, addetto a alla gestione finanziaria dell’impresa, ma con qualche sforzo anche le piccole medie-imprese possono migliorare il proprio rating ponendo la giusta attenzione a questi punti:

  • Organizzare al meglio l’utilizzo dei fidi in essere, evitando di eccedere nella movimentazione;
  • Evitare gli “scoperto di conto”;
  • Rimborsare regolarmente le rate dei finanziamenti;
  • Evitare gli insoluti dai clienti;
  • Assicurarsi che vi sia un valido controllo di gestione;
  • Assicurarsi che esista un solido business plan;
  • Mantenere l’equilibrio tra risorse finanziarie proprie e di terzi.

Posso calcolare il rating della mia azienda?

Chiunque può richiedere informazioni commerciali o un rating della propria azienda, quindi puoi certamente richiedere il rating della tua impresa. Conoscere i dettagli che concorrono ad assegnare il giudizio sulla tua azienda ti permette di fare scelte consapevoli e, come abbiamo visto sopra, di adottare qualche accorgimento per migliorare il punteggio.

Uno strumento come il A-Rating che offre il nostro Studio di Consulenza, potrà fornirti un quadro complessivo dell’andamento della tua attività e vedere come gli altri la vedono da un punto di vista economico-finanziario. Non solo, potrai così avere una cognizione di causa maggiore quando e se chiederai un finanziamento.

Ecco una lista dei possibili benefici che potresti trarre dal conoscere il tuo rating:

  • Ottenere un nuovo finanziamento
  • Rinegoziare durata e interessi del proprio finanziamento
  • Accorciare le distanze con la tua banca, parlando lo stesso linguaggio
  • Certifica il miglioramento (se per esempio una impresa si è rinovata dopo un periodo di difficoltà)
  • Certifica la solidità dell’impresa
  • Per proporsi a nuovi finanziatori
  • Ottenere la fiducia dei fornitori
  • Concludere più facilmente accordi con partner esteri

In particolare forniamo due tipologie di informazione:

  • Il Report in tempo reale, contiene lo score (e quindi un dato numerico, non qualitativo) che permette di determinare la probabilità di default dell’azienda.
  • Il Report investigativo denominato E-Rating approfondisce l’analisi aziendale in valore, esprimendo per ogni singolo caso esaminato, l’indice di rischio e la consistenza del fido commerciale concepibile. L’indice di rischio misura la capacità del cliente di rispettare i pagamenti e la predisposizione al ritardo.

Al crescere del livello di rischio può venire abbinato un consiglio sullo strumento di pagamento più opportuno da utilizzare o delle eventuali garanzie da richiedere a copertura, profilando il rischio su ogni singolo caso specifico.

Analisi del calcolo

Per il calcolo del “rating” finale del documento “Valutazione (rating) dell’azienda” è stato scelto un utilizzo pesato dei principali indicatori (i valori sono ricavabili dalle Sintesi dello Stato Patrimoniale e Conto Economico Riclassificato):

  • Grado di copertura immobilizzazioni nette ((Mezzi propri + Passività a M/L termine) / Totale Attivo)
  • Grado di indipendenza finanziaria (Mezzi propri / Totale Attivo)
  • Incidenza oneri finanziari su fatturato (Oneri Finanziari / Valore della Produzione)
  • Liquidità generata dalla gestione ((Utile d’esercizio + Ammortamenti) / Totale Attivo) = (Cash Flow / Totale Attivo)

I valori di questi quattro indici vengono pesati e valutati (scoring) con valori da 0 a 3. La somma delle 4 valutazioni (con scoring complessivi da 0 a 12) viene poi valutata come “rating”.

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