Passaggio generazionale e temporary manager

Passaggio generazionale

“Il tema del passaggio generazionale o, in senso più ampio, della continuità dell’impresa nel tempo assume oggi rilevanza strategica nel nostro sistema economico”

Hai mai pensato

“Mio figlio nella mia azienda sarà felice?”

“La mia azienda sarà felice con mio figlio?”

“Un master è sufficiente a mettere in grado mio figlio di prendere il mio posto?”

Il pensiero costante di ogni imprenditore comincia dal momento in cui si rivolge lo sguardo verso il futuro dei propri figli, fin da quando iniziano i propri percorsi di studi, a questo pensiero si aggiungono altre domande relative alla propria azienda e ai figli in azienda.

Il percorso di studi in se stesso, non può e non deve bastare, è opportuno adottare un modello di crescita sia del successore sia dell’azienda.

Gestire un passaggio generazionale in modo razionale vuol dire valorizzare le differenze tra padre e figli e tra l’azienda costruita dal padre e l’azienda adatta ai figli. Ciò vuol dire individuare le modalità per consentire alle persone e alle aziende di offrire il meglio di se stesse, valorizzando e sviluppando il patrimonio di competenze e di valori che il potenziale nuovo imprenditore può portare in azienda e le risorse che l’azienda può offrire al successore.

Ruolo e competenze dell’imprenditore

Quando si tratta di supportare un passaggio d’impresa, bisogna svolgere una attenta analisi delle caratteristiche “necessarie” per coprire il ruolo di imprenditore da parte di chi subentra.

Non esiste, tuttavia, una definizione univoca di “imprenditore”.
Pertanto, occorre contestualizzare il ruolo dell’imprenditore ad una specifica situazione ambientale, per poter cogliere le caratteristiche necessarie a condurre una specifica impresa.

Inoltre, la varietà e la complessità delle competenze richieste mettono in risalto come un passaggio d’impresa debba essere progettato con adeguato anticipo e come il processo possa chiedere un arco di tempo piuttosto ampio, affinché il subentrante possa sviluppare al meglio le caratteristiche necessarie a svolgere il suo ruolo imprenditoriale nell’ambiente specifico.

Il passaggio generazionale, in pratica

Il passaggio generazionale presuppone la decisione della famiglia imprenditoriale di voler continuare nel proprio ruolo.

SI TRATTA DI UN PROCESSO MOLTO DELICATO

Per questo motivo, esso deve essere il frutto di un’azione preventiva, mirata a creare le condizioni ideali perché la titolarità dell’impresa “passi” da una generazione all’altra, senza pregiudicare la competitività dell’impresa né la coesione e l’armonia della famiglia.

L’esperienza insegna che il passaggio generazionale è un processo durante il quale la coesistenza protratta di membri familiari appartenenti a più generazioni, e spesso a diversi rami della famiglia, può complicare le relazioni familiari e professionali.
Il processo va gestito per tempo, mirando alla condivisione e al successivo rispetto di regole chiare circa l’oggetto e le modalità del passaggio.

Consulenza a supporto del passaggio generazionale

L’intervento del consulente può agevolare il passaggio, favorendo la comunicazione tra generazioni diverse e supportando l’introduzione di sistemi di gestione e di controllo che codifichino le esperienze (positive e negative) di chi ha governato l’azienda ed aiutino, quindi, il successore a proseguire autonomamente l’attività.

Tale intervento si realizza attraverso:

 Cosa vogliamo proporre e fare con te:

  • Valutazione della massa critica dell’imprenditore, del figlio, dell’azienda: perché la Società è basata su un disegno molto chiaro e generalmente sulle caratteristiche dell’imprenditore, non su quelle del successore; ma bisogna prendere coscienza che “lui/lei è diverso/a” e conoscere i figli a fondo per individuare il corretto percorso di crescita
  • Progettazione ed erogazione piano di sviluppo manageriale e professionale: progettazione di un percorso di apprendimento che permetta al figlio/a di costruire un solido bagaglio manageriale e professionale in azienda e lo supporti nel percorso di inserimento in azienda.
  • Progettazione tecnica e sviluppo di competenze economico-finanziarie nonché di gestione e implementazione di interventi sugli assetti organizzativi e di gestione amministrativa. Questa ultima fase nasce dall’esigenza di rafforzare l’organizzazione per renderla un po’ meno dipendente dalla figura dell’imprenditore e per renderla pronta ad accogliere il figlio.
  • Se necessario, l’introduzione di un “temporary manager” d’esperienza che affianchi un familiare da avviare e da far crescere, nella prospettiva della successione.

Temporary manager

Il “manager a tempo” interviene nei momenti critici della vita di un’azienda, sia negativi (fasi di difficoltà e di crisi che richiedono interventi di riequilibrio), sia positivi (crescita, sviluppo di nuovi business e di nuovi progetti), per gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione necessari per competere.

A fronte degli obiettivi di risanamento o di crescita concordati con la Proprietà, il temporary manager progetta, propone e realizza interventi operativi, per migliorare le performance aziendali e le capacità di gestione.

Il temporary manager non si limita ad analizzare la situazione e a prescrivere soluzioni.
Egli, al contrario si fa carico di realizzare “sul campo” gli obiettivi concordati.

Quando usare il Temporary Manager

La continuità e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese è sempre più condizionato da continui e profondi cambiamenti che aumentano notevolmente il rischio d’impresa.

Sempre più spesso gli imprenditori si accorgono che la “formula” adottata per creare e portare la loro azienda al successo potrebbe non essere più adatta nelle nuove condizioni di mercato e di concorrenza.

Inoltre, nella maggioranza delle MPMI italiane non è ancora stato risolto il problema inevitabile del passaggio generazionale, indispensabile per garantire la continuità aziendale.

Infine, ci sono momenti o fasi della vita di ogni azienda in cui si rende necessario cambiare, innovare e sviluppare nuovi progetti.
E molto spesso, mancano il tempo, le risorse e le competenze necessarie:

  • apertura di nuovi mercati;
  • accelerazione dello sviluppo;
  • inserimento/affiancamento di un familiare da avviare e da far crescere, nella prospettiva della successione aziendale;
  • ristrutturazione della rete di vendita;
  • ristrutturazione dell’organizzazione e dei processi produttivi;
  • lancio di nuove iniziative, nuovi progetti, prodotti o servizi;
  • ed altri ancora.

Il nostro approccio

Supportiamo le imprese che hanno voglia di vincere le sfide del terzo Millennio.

L’obiettivo precipuo della nostra organizzazione è quello di contribuire fattivamente all’ottenimento di risultati misurabili, possibilmente già a breve termine.

Le esperienze maturate dai nostri consulenti e temporary manager, consentono di assumere responsabilmente impegni precisi, perché la nostra collaborazione non si limita alla prescrizione, ma arriva anche all’intervento diretto “sul campo”.

Per questo non assumiamo incarichi senza la chiara coscienza che l’intervento possa produrre risultati concreti per il nostro cliente.

I nostri Temporary Manager

Si tratta di senior project manager ed ex-dirigenti, altamente qualificati e motivati, che hanno scelto di mettere a frutto le proprie competenze ed esperienze, per realizzare progetti sfidanti.

Abbiamo creato il nostro team, avendo ben chiaro che quella del temporary manager non è professione per tutti i manager.

Non è sufficiente essere stato un manager di successo. Infatti, per realizzare obiettivi importanti, in tempi ragionevoli – oltre all’esperienza – servono specifiche competenze e caratteristiche personali (prima fra tutte, la capacità di gestire lo stress).

Open chat
Lascia un messaggio!

Accedi subito
ad incentivi e contributi per la tua azienda

 

Pacchetto innova news (provalo gratis 7 gg)

 

(per imprese e professionisti, non privati)

Richiedi una consulenza gratuita!